C'è una cosa che forse molti non conoscono: esiste, nella bella Sicilia,
un organismo che si occupa della PROMOZIONE del mondo
biker nell'isola, dal nome di Movimento
Bikers.
Fondato e voluto dalla semplice passione di un biker conosciuto nell'ambiente
come:
Gianluca "U' Siculo"
Il Movimento Bikers nasce ufficialmente nel '94, ma affonda le radici
ancor prima degli anni '90.
L'obiettivo
del Movimento Bikers - Promotion Motorcycles Sicily'94
-
è la promozione e diffusione del mototurismo a 360°
ed
il coinvolgimento di tutti
i motociclisti al di là della moto posseduta.
Il Movimento Bikers, per scelta, non si costituisce come gruppo: lo spirito,
infatti, è quello di cogliere l'essere biker nella sua semplicità
e completezza. Prima come UOMO e poi come BIKER - senza ipocrisia
o falsità,
da qui il motto a cui crediamo FEDELMENTE:
Il Movimento Bikers si propone di offrire ai bikers ospiti una
festa tutta loro, da veri protagonisti, far conoscere la Sicilia agli
altri, ma soprattutto offrire la migliore ospitalità a chi voglia
partecipare alle diverse manifestazioni organizzate negli anni tra cui:
La "Grande Festa",
SICILY ROCK FESTIVAL
manifestazione che si è svolta a cavallo di Ferragosto, dal
2000 fino al 2009 - per l'occasione del 15° ANNIVERSARY di fondazione (1994/2009)
-
sicuri di essere ricordati per la tipica ospitalità
dei siciliani.
La location prescelta è stato il Parco Extra Urbano di Serra San Bartolo
sito a Vittoria (RG), immerso nella vegetazione di alberi di carrubo e fico-d'india,
vegetazione tipica del territorio. La zona si estende tra le pendici dei monti
Iblei e il mare, rappresenta ancora una delle aree più incontaminate
della Sicilia sud-orientale.
Un altro "Evento" che ha coinvolto tutto il panorama motociclistico
siciliano e non, è stato - ON
THE ROAD IN THE NIGHT - 500 km dal
tramonto all'alba ...tutto in una notte
- più conosciuta come "LA NOTTURNA",
manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre 1500 iscritti.
La prima edizione è datata Gennaio 2004 fino al 2013.
Quale
migliore occasione, allora per conoscere la scena siciliana e la calda ospitalità
di Gianluca e di tutto il Movimento Bikers?
nel 2009 nasce un progetto tenuto nel cassetto......
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Il simbolo della Trinacria è oggi conosciuto perchè presente nella bandiera della Sicilia ed in quella dell'isola di Man. La sua storia è articolata e, per alcuni versi, ancora avvolta nel mistero, o comunque, nella indeterminatezza, poichè si ricollega alla mitologia. La Trinacria, simbolo della Sicilia, è composta dalla testa della Gorgone, i cui capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano tre gambe piegate all'altezza del ginocchio. La Gorgone è un personaggio mitologico che, secondo il poeta greco Esioso (VIII - inizio VII secolo a.C.), era ognuna delle tre figlie di Forco e Ceto, due divinità del mare: Medusa (la Gorgone per antonomasia), Steno (la forte), Euriale (la spaziosa). Avevano zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d'oro, serpenti sulla testa e nella vita, abitavano presso le Esperidi (figlie di Atlante, abitanti presso l'isola dei Beati, nella parte più occidentale del mondo), ed erano in grado, con uno sguardo, di pietrificare gli uomini. Le spighe di grano sono simbolo di fertilità del territorio. Le tre gambe rappresentano i tre promontori punti estremi dell'isola: capo Peloro (o punta del Faro, Messina), capo Passero (Siracusa), capo Lilibeo (o capo Boeo, Marsala), la cui disposizione si ritrova nel termine greco triskeles e si ricollega al significato geografico: treis (tre) e akra (promontori): da cui anche nel latino triquetra (a tre vertici). La disposizione delle tre gambe , facendo pensare ad una
rotazione, ha portato gli studiosi a risalire fino alla simbologia religiosa
orientale, in particolare quella del dio del tempo Baal nel cui monumento
a Vega (Beja, in Tunisia) sopra il toro, vi è una Trinacria,
oppure a quella della luna, dove le tre gambe sono sostituite da falci. La tesi sulle origini della Trinacria trovano un riferimento sostanziale nella storia della Grecia antica. I combattenti spartani incidevano nei loro scudi una gamba bianca piegata all'altezza del ginocchio: simbolo di forza. Questa immagine si ritrova nei dipinti sui vasi antichi ed è anche in una monografia del 1863 sull'argomento, scritta dal filosofo tedesco K.W. Goettling. I normanni, arrivati in Sicilia nel 1072, esportarono la Trinacria nell'isola di Man, che la scelse come simbolo in sostituzione di quello precedente (un vascello) di origine scandinava. Un esempio della rilevanza simbolica della Trinacria nella storia della Sicilia si è avuta il 30 agosto 1302 con la costituzione dell'isola in Regno di Trinacria a seguito della pace di Caltabellotta, alla conclusione della guerra del Vespro che vide la contesa tra gli angioini ed i siciliani ai quali si allearono gli aragonesi. La titolarità del regno era, dal punto di vista formale, assegnata a Federico II d'Aragona, di fatto era indipendente dal resto dei possedimenti angioini nell'Italia meridionale. La Trinacria è presente anche negli stemmi di varie dinastie nobili quali gli Stuart d'Albany d'Inghilterra (forse derivato proprio dal loro dominio su isole del mare d'Irlanda, tra cui l'isola di Man), i Rabensteiner di Francia, gli Schanke di Danimarca, i Drocomir di Polonia e in quello di Gioacchino Murat, re delle Due Sicilie all'inizio del 1800. La Trinacria è al centro della bandiera della Sicilia, di colore rosso e giallo in senso diagonale, approvata nel gennaio 2000. La legge stabilisce che la bandiera siciliana sia esposta all'esterno del Parlamento siciliano (Assemblea Regionale Siciliana), dalla sede della giunta regionale, dalle sedi dei consigli provinciali e comunali, dalle sedi dei presidenti delle provincie regionali e dei sindaci dei comuni, le sedi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, gli edifici in cui sono costituiti seggi elettorali in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento siciliano. |
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Si frequentano raduni sin dai primi anni '80 (all'inizio come passeggero).
Solo più tardi tanta la voglia di cavalcare la propria moto fui spinto
ad assemblarne una per conto mio
procurai una vecchia Fantic Motor anni
'70 con tanto di hapengher, serbatoio a goccia, pedane avanzate ecc.ecc. A
spingere questa carrozzeria montai un vecchio motore Guzzi scambler 175 cc.
Lascio immaginare il resto
mi resi conto da subito che non era una moto
che poteva fare tanta strada
fui costretto per il quieto vivere in famiglia
a passare ad una moto "in regola"!
Fui il primo ad immatricolare un HARLEY DAVIDSON in provincia di Ragusa nel '90. Tacciato da tutti di avere sì, una bella moto, ma molto ruomorosa; ricordo che a causa dei decibel raggiunti tutti gli allarmi sia di auto e di abitazioni suonavano al mio passaggio.
Dovetti lottare con tutte le mie risorse per fare un semplicissimo tagliando alla mia moto figuriamoci . chiavi in pollici e tutte le cavolate di questo mondo .i primi tempi nessuno voleva mettere mani sino a quando non mi decisi di fare io le manutenzioni di base! Solo verso il 1994 una concessionaria del capoluogo siciliano si prese la briga di rappresentare quella che era lo "status simbol americano".
La Missione !
la promozione Bikers...e
non solo:
f. R. & R.
''Non si incorona
se non chi combatte''
''Chi non è stato un buon soldato
non sarà un buon comandante''
U'Rispettu è misurato/ cù porta l'havi purtatu